La lingua dei segni (LIS) è una lingua naturale che si distingue dalle lingue parlate. Essa, infatti, veicola i propri messaggi attraverso un sistema codificato di segni delle mani, espressioni del viso e movimenti del corpo.
Generalmente è utilizzata da individui affetti da sordità, tuttavia con la Giornata internazionale della lingua dei segni istituita nel 2018 si è sottolineata forse per la prima volta l’importanza di insegnare questa forma di comunicazione anche a scuola.
PERCHE INSEGNARE LA LIS A SCUOLA
Come abbiamo anticipato, la LIS è da intendersi una lingua a tutti gli effetti ed in quanto tale si tratta di una fonte inesauribile di cultura. In particolare:
* rafforza i processi di percezione e memoria visiva;
* impone di mantenere il contatto oculare;
* favorisce la capacità di concentrazione;
* permette lo sviluppo di un punto di vista alternativo;
* stimola l’empatia.
È chiaro, quindi, che insegnare la lingua dei segni a scuola mette in generale il bambino nella condizione di imparare a cogliere molti particolari che altrimenti passerebbero inosservati.
Ecco perché questa particolare forma di comunicazione può rivelarsi molto utile inserita anche all’interno delle ordinarie attività didattiche.