“Dal giorno in cui ha afferrato un volante, Eva è diventata uguale da Adamo. Quando una donna avrà tra le mani una forza di diciotto cavalli che guiderà col mignolo, si farà beffe dell’uomo che, da secoli, le dice: Io sono il tuo padrone perché ho dei muscoli più forti dei tuoi e perché posso asservirti con la maternità”.
Avanguardista e trasgressiva, Tamara Gorska, in arte Tamara De Lempicka, è stata in grado di tradurre attraverso la sua produzione pittorica i ferventi anni ’30, ovvero l’epoca dell’emancipazione femminile. Originaria di Varsavia, si trasferisce a Parigi per frequentare l’Académie de la Grande Chaumiere e l’Académie Ranson, decisa a diventare pittrice.
Attraverso il suo stile personalissimo, fatto di forme spigolose e di pochi colori, è stata un’egregia narratrice del periodo che l’ha vista protagonista. Tra le sue opere più significative c’è “L’Autoritratto in Bugatti verde”, un vero inno alla donna moderna e all’emancipazione femminile. La nuova idea di bellezza immaginata dall’artista – una donna indipendente e sicura di sè, con le labbra rosso fuoco e lo sguardo altero – diviene così il punto di riferimento per un’intera generazione di donne.
L’automobile rappresentata assolve al ruolo di strumento di emancipazione. Le Figaro scriverà a proposito del dipinto: “L’automobile non segnerà soltanto un’epoca, ma sarà il simbolo della liberazione della donna: avrà fatto, per spezzare le sue catene, molto più di tutte le campagne femministe e le bombe delle suffragette. Dal giorno in cui ha afferrato un volante, Eva è diventata uguale da Adamo. Quando una donna avrà tra le mani una forza di diciotto cavalli che guiderà col mignolo, si farà beffe dell’uomo che, da secoli, le dice: Io sono il tuo padrone perché ho dei muscoli più forti dei tuoi e perché posso asservirti con la maternità”.