Nata, si dice, nel 1524 a Lione, Louise Labé, fu una donna marziana al proprio tempo, scrive d’amore e di follia, di ciò che lega e scioglie: i suoi sonetti, di bruciante bellezza, audaci, sono, infine, nodi, chi sa scovarne il nido d’acqua?
Leggenda vuole che da ragazza vestisse in abiti maschili, sapesse duellare, fosse un’amazzone formidabile: al contempo, così, Louise è un mito che abbatte i ‘generi’, icona femminista, la donna ambigua, libera, che lega a sé un’epoca.